Campo di sterminio tedesco Auschwitz

A cura di:

Prof. Pietro Roccaro
Prof. Pietro Roccaro, Commissario Provinciale NPSI Siracusa

Una nota a nome del coordinamento del costituito Nuovo Partito Socialista Italiano e diramata dal suo coordinatore provinciale Prof. Pietro Roccaro agli organi di informazione vuole offrire degli importanti spunti di riflessione sulla importanza della giornata del 27 Gennaio e sul “perché” sia giusto “ricordare” sempre:

Il Giorno della Memoria non vuole misconoscere gli altri genocidi di cui è costellata la storia del genere umano. Non è un ripetitivo omaggio commemorativo alle vittime che da calendario annualmente si ripete, ma è una presa di coscienza collettiva di quello che l’uomo nella propria brutalità cieca e spietata è stato capace di compiere sugli altri esseri umani.

Il Giorno della Memoria, istituito in Italia nel 2000, è una giornata dedicata alla riflessione e alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto, il genocidio perpetrato dal regime nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. La data scelta è il 27 gennaio, giorno in cui avvenne la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau da parte delle truppe sovietiche nel 1945. Questa giornata è un momento importante per ricordare e rendere omaggio alle milioni di vittime, in particolare agli ebrei, che sono state vittime di persecuzioni, torture e omicidi inaccettabili.

Il Giorno della Memoria non si limita solo a ricordare l’Olocausto, ma invita anche a riflettere su tutte le forme di violenza, discriminazione e intolleranza che l’umanità ha perpetrato nel corso della propria storia. È un momento per prendere coscienza su ciò che l’uomo è stato capace di commettere, sugli orrori indicibili e di riflettere su come evitare che simili tragedie possano accadere in futuro.

Come Socialisti che si richiamano ad un partito (il PSI di Pertini, Nenni, Craxi) che dei valori quali: Libertà, Uguaglianza, Progresso, Giustizia Sociale ha fatto la propria bandiera, vogliamo ricordare quello che Bettino Craxi disse durante un meeting sulla pace negli anni ’80: “Perdere la libertà è facile, il difficile è riconquistarla”.

Il 27 Gennaio sia la giornata della memoria universale per non dimenticare coloro che sono morti per riconquistare la libertà, coloro che da qualche parte del pianeta soffrono la violenza delle persecuzioni, coloro che vivono nel terrore per l’oppressione di regimi autoritari di ogni colore politico, e le vittime innocenti (donne, uomini, bambini, anziani, disabili) di ogni guerra e genocidio da Auschwitz a Gaza, dalla Palestina all’Ucraina.

La frase di Bettino Craxi è più attuale che mai e ci offre spunti di riflessione quali: ci aiuta a mantenere un senso di identità e a riconoscere le persone e i luoghi che ci circondano. Inoltre, il ricordo ci offre una preziosa fonte di apprendimento, poiché possiamo imparare dai nostri errori e dalle nostre esperienze passate.

Quando parliamo di ricordare eventi storici come l’Olocausto, l’importanza diventa ancora più evidente. Ricordare tragedie come queste ci permette di mantenere viva la memoria delle vittime e di onorare il loro sacrificio. Ciò ci aiuta a comprendere l’atrocità dell’evento e a riflettere sulle conseguenze nefaste che possono derivare dall’odio, da ogni tipo di intolleranza e discriminazione. Infine vogliamo concludere questa nota col ribadire ancora una volta che ricordare è importante perché ci permette di mantenere viva la nostra storia, di imparare dagli errori del passato e di creare un futuro migliore. Il ricordo dell’Olocausto ci ricorda purtroppo quanto possa essere fragile la democrazia e ci invita a impegnarci (Istituzioni politiche e Scuola) per proteggere i valori fondamentali della libertà, della dignità umana e della giustizia.

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Di Staff

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