Bettino Craxi è stato un politico italiano, segretario del Partito Socialista Italiano (PSI) dal 1976 al 1993 e Presidente del Consiglio dei Ministri dal 1983 al 1987 e dal 1989 al 1992.

È stato il primo socialista a guidare il governo italiano dal dopoguerra.

Craxi nacque a Milano nel 1934. Studiò giurisprudenza all’Università Statale di Milano e si laureò nel 1958. Entrò in politica nel 1959, quando venne eletto consigliere comunale a Milano. Nel 1963 venne eletto deputato alla Camera dei Deputati.

Nel 1976 Craxi venne eletto segretario del PSI. Sotto la sua guida, il PSI divenne uno dei partiti più importanti della scena politica italiana.
Craxi fu un forte sostenitore dell’eurocomunismo e della politica di distensione con l’Unione Sovietica.

Nel 1983 Craxi venne eletto Presidente del Consiglio dei Ministri. Durante il suo governo, l’Italia visse un periodo di forte crescita economica e di sviluppo sociale.
Craxi promosse anche una serie di riforme, tra cui la riforma del sistema pensionistico e la riforma della scuola.

Nel 1987 Craxi fu rieletto Presidente del Consiglio dei Ministri.

Durante il suo secondo mandato, l’Italia venne colpita da una serie di scandali, tra cui lo scandalo Mani Pulite.
Craxi fu costretto a dimettersi nel 1992.

Dopo le dimissioni, Craxi Andò a vivere ad hammamet in Tunisia, dove morì nel 2000.

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Di Staff

Un pensiero su “Bettino Craxi: il primo socialista a guidare il governo italiano dal dopoguerra”
  1. Un gigante in confronto ai nani e ruffiani presenti in entrambi gli schieramenti: centrodestra e centrosinistra, neanche Berlusconi (con tutto il rispetto per chi non c’è più e per il numero di governi da Lui presieduti) potrà mai eguagliarne il peso e l’influenza che Craxi ha avuto nelle istituzioni nazionali ed internazionali. Detto questo, mi permetto di segnalare che dal 1989 al 1992 vi era in carica il settimo governo Andreotti con Martelli vice presidente del consiglio e ministro di grazia e giustizia e De Michelis ministro degli esteri. Craxi purtroppo non tornerà alla guida di un altro governo socialista dopo le elezioni politiche del 1987, e nonostante una buona affermazione del PSI attestatosi al 16% a livello nazionale, anche per le resistenze di una parte della DC che ruotava attorno a Ciriaco De Mita che non aveva fatto mai mistero di essere un avversario del Leader Socialista e che ambiva per sé la guida di un governo. Nel giugno del 1992 purtroppo la già avviata “tempesta” mediatica e giudiziaria di “Mani Pulite” impedirono a Craxi di tornare a guidare un nuovo governo socialista a Palazzo Chigi e la scelta cadde su Giuliano Amato (“Mal me ne colse” dirà in seguito un malinconico e deluso Craxi da Hammamett) ed il resto è ahimè storia, storia tragica per il Nostro Paese e per Noi Tutti.

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