Augusto Antonio Barbera

La Corte sceglie chi vuole come Presidente, il Parlamento è libero negare autorizzazioni a procedere.
L’elezione di Augusto Barbera a Presidente della Consulta merita il rispetto che si deve a ogni deliberazione di ciascun organo sovrano secondo quanto previsto dalla Costituzione. Vale però la pena ricordare che Barbera non ebbe il medesimo rispetto di questo principio di sovranità quando nel 1993, insieme agli altri ministri comunisti suoi colleghi, lasciò il dicastero per i rapporti con il Parlamento dopo che fu negata l’autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi. Una scelta senza dubbio politica e quindi legittima, ma che in ogni caso vide l’allora ministro, oggi Presidente della Corte Costituzionale, ribellarsi al voto libero e sovrano della Camera dei deputati. La millantata superiorità morale di cui si vanta certa sinistra vale addirittura di più del dettato Costituzionale?

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Di Staff

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