Sergio Mattarella

LA DIFFICILE PACE IN MEDIO ORIENTE

di Vincenzo Papadia

“I Manganelli sui ragazzi esprimono un fallimento”. Questa la frase estrapolata dall’intervento del Presidente della Repubblica, On. Sergio Mattarella, circa le vicende della manifestazione non autorizzata pro Palestinesi (di Hamas) e contro gli Ebrei di Israele  a Pisa, di studenti universitari e liceali ed altri infiltrati dai Centri Sociali di tradizione di sinistra ed anarchica, dove all’attacco di alcuni facinorosi la Polizia di Stato ha risposto con le manganellate.

Ora su tale vicenda vi è chi accusa la Polizia di Stato di attacco violento e non giustificato (PD; M5S; Alleanza Verdi e Sinistra; ed altri confusamente) e vi è chi apertis verbis ha difeso tout court l’azione necessitata della Polizia di Stato (F.d.’I; F.I.; Lega; Noi Moderati).

Noi diciamo che in un Paese democratico e di diritto, qual’ è l’Italia, se vi sono fatti di reato e responsabilità individuali o collettive saranno accertate dalla Magistratura come fatto esterno e dal Ministro dell’Interno come fatto interno. Inoltre, se vi saranno danni risarcibili ci dovrà essere in sede civile il risarcimento di essi.

Sicuramente il fatto occorso a due giorni dalle elezioni Regionali ed amministrative in Sardegna ha un peso di orientamento del voto popolare. Ma gli effetti si vedranno allorché parleranno le urne. Tuttavia, occorre ragionare su tre questioni gravi ed odierne. 1° la guerra di aggressione della Russia all’Ucraina, dove ha occupato il 25% del territorio del Paese e lo ha tradotto col nome di Nuova Russia sulle carte

geografiche della Russia. Il 24 febbraio 2024 sono trascorsi due anni. L’Ucraina si difende con difficoltà, la Russia avanza con difficoltà. Insomma una sorta di stallo si vede ictu oculi. Ma l’Ucraina non ce la fa a contrattaccare e quando ci ha provato ha fallito.

La stessa Russia, benché rafforzata, non va oltre per non restare scoperta indietro. Comune i morti e feriti Russi sono circa 500.000 e così anche quelli dell’Ucraina. Però, qui vale il vecchio adagio: “Chi ha in mano ha due volte”! Sic! Se la Russia ha in mano il 25% del territorio dell’Ucraina (Crimea compresa) con la tenuta dell’80% della Coste del Mar Nero (compreso il Mar d’Azov). Ora l’Occidente avendo costretto l’Ucraina di non varcare con armi i confini della Russia e a tenersi la guerra di resistenza in casa, non ha giovato agli ucraini, poiché il nemico è andato avanti e non intende tornare indietro. Ora Italia, UE, G7, sono con l’Ucraina del Presidente Zelensky avendo firmato un contratto decennale Essi debbono dare risorse finanziarie, medicinali, armi moderne, vestiario e cibo, ricostruzione dei luoghi distrutti, ecc.

Ma onestamente per quanto si vuole lanciare il cuore oltre l’ostacolo come fa l’On. Giorgia Meloni, ricacciare indietro i Russi, con le loro armate, dalle terre occupate, non sarà facile. Finché vivrà Vladimir Putin il ritiro pacifico non ci sarà. Sicché se gli Ucraini vorranno liberare i loro territori dovranno contrattaccare. Ma uomini ed armi saranno sufficienti e superlative? È difficile crederlo. L’avanzata di Trump in USA e la fragilità dell’UE senza un proprio esercito appalesano le difficoltà per resistere e vincere ricacciando indietro i russi. I 27 Paesi in UE saranno in grado di sviluppare l’industria delle armi modernissime a fronte di Commissari Economico Finanziari bizantiniani? Nutriamo tanti dubbi.

1° l’infiltrazione dei putiniani nei partiti europei di estrema destra e di alcuni di estrema sinistra non fanno ben sperare. Biden non riesce a rifinanziare l’Ucraina, che ha bisogno di aerei F16 ed F35, droni e missili di lunga gittata. Le prospettive sicché sono oscure. Ciò mentre Putin oggi tenta di annettersi la Transnistria ex Moldavia confinante con la Ucraina, per attaccare anche da ovest verso Odessa. 2° l’intreccio con le vicende del terrorismo di Hamas di Gaza contro Israele, che risponde pesantemente con la guerra senza quartiere nella striscia di Gaza, e le mediazioni internazionali di scambio tra sequestrati ebrei e prigionieri palestinesi, è una sorta di tombola a premi crescenti. Gli USA di Biden che cerca una giusta mediazione non vengono ascoltati dal Governo di guerra d’Israele, Presieduto da Netanyau, spinto dagli integralisti religiosi coloni in Cisgiordania, che non potrà che continuare a testa bassa, dopo la tragedia della strage di Hamas il 7 ottobre 2023.

La guerra continuerà sino a quando e con quali effetti internazionali? I pro Palestina libera (con ebrei da cacciare) riempiono le piazze dell’Occidente e la mano dei putiniani e iraniani finanziatori si sente forte sotto gli slogan del pacifismo unidirezionale. Gli ebrei italiani sono preoccupatissimi e si muovono con grande circospezione per non trovarsi aggrediti e violentati e per ciò che sta accadendo in Italia da parte dei Centri sociali occorre veramente avere paura. Ma non c’è più pace! Nelle pseudo Mosche diffuse negli scantinati, i musulmani emanano e propagano solo odio per Israele. 3° la guerra degli Houthi (c.d. pirati dello Yemen) contro la navigazione mercantile ed ora anche militare sta mettendo a dura prova i commerci Est- Ovest, che passavano per il Mar Rosso tra il Corno d’Africa e Suez. Già in Italia ed in Europa tutti i prezzi dei prodotti sono stati sottoposti a rincari. Perciò, ogni ipotesi di programmazione dei bilanci degli Stati Europei è solo teorica.

Di quanto l’Iran allargherà il conflitto? Il Medio Oriente ed il Corno d’Africa sono in una vulcanicità perpetua. Il resto d’Africa idem: Sudan del Nord contro il Sudan del Sud, colpi di Stato in Burkina Faso, Mali, Niger (done la politica militare è della Russia con i suoi mercenari della Wagner). Attacchi continui del terrorista islamico di Boko Haram nelle Repubbliche di Nigeria e Congo. Crisi di guerre nella Guinea e Paesi confinanti del Gambia e della Sierra Leone. Per concludere le parole dei frati “Pax et bonum”, possono essere un saluto ed un augurio. Ma né Putin né il mondo della Jihad islamica anti-occidentali demordono e vogliono vincere.

La Cina fa il suo gioco di concorrente degli USA. L’India mira a crescere super inquinando.

Ebbene o ci si metterà subito allerta attrezzandosi adeguatamente o si rischierà di soccombere. La storia di tanti fatti di conquiste e di sconfitte degli Stati e dei popoli è maestra di vita.

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Di Staff

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